PREZZI&QUALITA’ – Nella valle del Gesso Romagnola una cantina di proprietà della Banca di Bologna che, tra sperimentazione e tradizione, racconta l’identità di un territorio

QNItinerari

di LORENZO FRASSOLDATI – 9 marzo 2024

Non solo una cantina e una tenuta, ma un progetto di valorizzazione territoriale che coinvolge oltre 22 ettari di vigna sulle colline sopra Riolo Terme, tra la Romagna e la Toscana (adesso tutta in regime bio).

Siamo nella valle del Senio, terra di calanchi e argille rosse a ridosso del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, tra il fiume Senio e il Rio Basino. Altra singolarità: la proprietà è di una banca (Banca di Bologna) che ha affrontato un importante investimento tra analisi, manutenzioni, espianti, reimpianti con l’obiettivo finale di creare un luogo, con contenuti di alta qualità, che possa portare valore a tutta la zona. Marco Cavalieri, direttore Real Estate di Banca di Bologna, la presenta così: “Terre delle Rocca è per noi luogo di tradizione, sperimentazione e recupero di un territorio meraviglioso. Un progetto di restituzione territoriale che vuole creare un valore tangibile per tutta la Romagna del vino”.

I calanchi

L’ambizione è di coniugare qualità e territorio nel segno della tradizione. Le uve presenti sono principalmente Sangiovese e Albana, con una piccola quota di Pagadebit e Trebbiano romagnolo. Si lavora molto sull’Albana di Romagna da cui nascono due bolle metodo classico, Ysola già in commercio e un’altra in affinamento sui lieviti da più di un anno.


Il paesaggio vinicolo di Riolo Terme

“Il progetto, che riconosce a questi vitigni autoctoni e tradizionali la capacità di una lettura territoriale puntuale – spiega il winemaker romagnolo Francesco Bordini, uno dei grandi interpreti del Sangiovese – è stato costruito con grande attenzione alla genetica di vitigni e portainnesti in una combinazione sartoriale che ha sfruttato le migliori competenze in materia”. Progetto innovativo: è stata realizzata una vera e propria arca di Noè delle varie tipologie di Albana sotto forma di pergola romagnola a tutore vivo e verranno impiantati altri 7 ettari con tutti i cloni presenti nell’arca. Le vinificazioni puntano a rispettare le caratteristiche territoriali del Sangiovese che su queste argille esprime personalità e profumi varietali, tannini educati e una bella sapidità. I vini sono disponibili nel circuito Horeca e nei migliori ristoranti.

Gli assaggi

I vini degustati

La gamma propone due Sangiovese Superiore: il Trinzano e la Furha del Basino, affinati diversamente: in solo acciaio il primo , un breve passaggio in tonneaux il secondo. Due caratteri diversi: di beva snella e sapida il Trinzano (22 €) , più speziato e sottile la Furha (20 €) . La Albana ferma “Alle dodici a Monte Tondo”, dal colore giallo limone, ha forza ed eleganza senza troppi muscoli, freschezza e consistenza al sorso (20 €). La bollicina metodo classico Ysola, dosaggio zero, dimostra la versatilità e la forza dell’Albana: fiori gialli, crosta di pane al naso, in bocca tanta sapidità ed energia (29 €). Completa la gamma la selezione di Sangiovese di bella personalità Il Graben del Trinzano (28 €).